Il commento di sergio berto

Ho finito da poco di leggere il suo secondo libro: “Napulammore”. Un gioiellino di 181 pagine che consiglio a tutti. L’approccio è totalmente diverso dalle centinaia di libri che ho letto nella mia vita, i personaggi sono di carne e sangue e le loro vicende intrecciano fantasia e realtà in un modo talmente vivo e inusuale da lasciare con il fiato sospeso e la voglia di continuare a leggere per cercare di capire il perché di certe inesplicabili situazioni. Non è un “giallo” , ma di questo ha la trama e la inaspettata conclusione che svela molti misteri. Strani, stranissimi i personaggi, dalla incredibile Annarella con la sua ricerca di morte, allo svampito Giggino, personaggio chiave che, pur essendo apparentemente e inesplicabilmente lo “scemo del villaggio”, rivela incredibile doti di saggezza e di coraggio. E intorno a loro una massa variopinta di personaggi che spazia dai bassi malavitosi di una certa Napoli ai palazzi sontuosi della “Napoli bene”.

Non fate come me, ho cominciato a leggere alle 11 di sera e alle 4 del mattino ho dovuto malvolentieri smettere di leggere e decidermi a dormire poiché alle 10 avevo appuntamento col dentista. Dannato Francesco! Ha scritto un libro che ti prende e non ti dà respiro!

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